L’ALFABETO DEL VINO – LETTERA E

E COME ENOLOGO O ENOTECNICO?

Scopriamo la differenza tra le diverse figure che lavorano in cantina.

Enologo

L’enologo  è il sarto della cantina. Segue tutte le fasi della lavorazione, dalla vendemmia alla trasformazione in mosto, fino alla produzione e all’invecchiamento del vino. Le sue nozioni e la sua consulenza coinvolgono anche la legislazione vitivinicola. All’interno della cantina è la figura capace di dare la propria impronta al vino. Solitamente, in Europa, l’enologo è un consulente esterno. Consegue il titolo con la laurea triennale di primo livello in enologia e viticoltura. 

Enotecnico

L’enotecnico, o per l’esattezza il perito agrario specializzato per la viticoltura e l’enologia, non ha una preparazione universitaria, ma di scuola superiore con ordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia. La durata del corso di studi è di 6 anni,.

Il cantiniere

Il cantiniere è l’addetto alla ricezione dell’uva, alla preparazione e all’imbottigliamento del vino. Si occupa della preparazione delle presse, dei filtri, del pompe e dei barili per la fermentazione e lo stoccaggio. Segue tutte le fasi della trasformazione dall’uva al vino, aggiungendo, dove necessario, gli opportuni additivi chimici, preleva i campioni di mosto e vino per le analisi di laboratorio, travasa, filtra e compone i blend.

…  e il winemaker?

Poiché con l’enologo condivide competenze e mansioni, spesso il winemaker viene utilizzato quale suo sinonimo. Solitamente, a differenza dell’enologo, il winemaker (che può aver studiato enologia)  è una figura interna all’azienda e non un consulente esterno. Le cantine più grandi possono avere un team di winemaker: in questo caso ognuno avrà responsabilità diverse. Curiosamente, non esiste un vero sinonimo del termine winemaker nelle principali lingue Europee. I migliori candidati – ma con una traduzione letterale diversa in Inglese – sono: Maitre de Quai in Bordeaux, Kellermester in Germania, Oenologist in Francia. Enologo, appunto, in Italia.